Relazione 2023 XDI Global Hospital Infrastructure Physical Climate Risk Report (Relazione sul rischio climatico fisico per l'infrastruttura ospedaliera globale)

Descrizione

Questo rapporto, di XDI, rivela il rischio di danni da 6 diversi rischi di cambiamento climatico (tra cui inondazioni, vento e incendio) a oltre 200,000 ospedali, di cui più di 23,000 in Europa, dal 1990 alla fine del secolo. I risultati si basano su un'analisi che combina le proiezioni del rischio climatico con le informazioni tipiche specifiche dell'ospedale e i dati del contesto spaziale per calcolare le probabilità di rischio.

Il rapporto rileva che senza una rapida eliminazione dei combustibili fossili (RCP 8.5) e delle misure di adattamento ospedaliero, entro il 2 100 l'Europa potrebbe avere fino a quattro volte più o oltre 1.000 ospedali ad alto rischio di arresto totale o parziale da eventi meteorologici estremi, il che significa per alcuni paesi che fino al 29 % di tutti gli ospedali sono a rischio. Tagli rapidi delle emissioni potrebbero ridurre l'impatto di un raddoppio del rischio di danno. L'analisi suggerisce che il riscaldamento globale ha già comportato un aumento del 27 % del rischio di danni alle infrastrutture ospedaliere in Europa dal 1990. L'inondazione costiera e le inondazioni sono i principali pericoli di guida, tuttavia la modellizzazione suggerisce che il vento estremo aumenta anche in un certo numero di paesi

Entro il 2100, Italia, Francia e Germania avranno il maggior numero di ospedali ad alto rischio di arresto totale o parziale, tra 137 e 82 ospedali, vale a dire per alcuni di questi paesi quasi il doppio del numero di ospedali a rischio oggi. Altri paesi, come Danimarca, Albania, Belgio e Irlanda potrebbero subire un aumento esponenziale (500-1000 %) del rischio di danni alle infrastrutture ospedaliere. L'analisi suggerisce che la Grecia ha registrato il maggior aumento del rischio di danni alle infrastrutture ospedaliere a causa dei cambiamenti climatici in Europa fino ad oggi, con un aumento dell'83 % del rischio di danni dal 1990. 

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