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Resilienza nella nuova politica dell'UE - verso il piano europeo di adattamento ai cambiamenti climatici

Negli orientamenti politici 2024-2029 per la Commissione europea, la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato il piano europeo di adattamento ai cambiamenti climatici (ECAP) per sostenere gli Stati membri nella pianificazione della preparazione e della resilienza. Il commissario Wopke Hoekstra ha assunto la guida dei lavori sull'ECAP e il pacchetto strategico sarà presentato nella seconda metà del 2026.

La resilienza e la preparazione ai cambiamenti climatici sono già state oggetto di particolare attenzione in diversi documenti strategici chiave dell'UE, tra cui la bussola per la competitività, la visione per l'agricoltura e la comunicazione sul prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP).

La bussola per la competitività evidenzia che i cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi minacciano sempre più la sicurezza economica europea. La resilienza e la preparazione devono essere rafforzate aggiornando regolarmente le valutazioni dei rischi climatici e migliorando la resilienza delle infrastrutture critiche fin dalla progettazione. Anche l'integrazione della resilienza ai cambiamenti climatici nella pianificazione urbana, la diffusione di soluzioni basate sulla natura, lo sviluppo di crediti naturali e l'adattamento in agricoltura preservando nel contempo la sicurezza alimentare sono tra le opzioni per evitare che le catene di approvvigionamento vengano compromesse.

La visione per l'agricoltura chiede un'agricoltura resiliente sostenuta dalla politica agricola comune (PAC) post 2027. Le pratiche agricole e gli interventi che rendono la produzione locale adatta alle future condizioni climatiche saranno fortemente sostenuti e gli incentivi per gli agricoltori saranno rafforzati per ridurre la loro vulnerabilità ed esposizione ai rischi attraverso l'adattamento a livello di azienda agricola. Gli strumenti di gestione delle crisi dovrebbero incoraggiare gli agricoltori a gestire in modo proattivo i rischi, gli Stati membri dovrebbero adoperarsi per elaborare strategie di gestione dei rischi efficienti e adattate in agricoltura e la collaborazione con gli istituti finanziari dovrebbe essere rafforzata.

Nella comunicazione sul prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) si riconosce che le catastrofi climatiche più frequenti e drammatiche hanno un pesante impatto sociale ed economico. Alla luce dei rischi finanziari che uno scenario di riscaldamento di 3°C potrebbe comportare per le perdite economiche cumulate (ossia, secondo le stime, 175 miliardi di EUR, ossia circa l'1,4 % del PIL dell'UE), le politiche e le decisioni di investimento non possono ignorare i rischi climatici. La comunicazione sul QFP prende atto della raccomandazione della Corte dei conti europea di rendere i finanziamenti dell'UE adeguati alle esigenze future per l'adattamento ai cambiamenti climatici.

Ulteriori informazioni sul quadro integrato per la resilienza climatica e la gestione dei rischi in Europa sono disponibili sul sito web della Commissione europea dedicato all'adattamento e alla resilienza ai cambiamenti climatici.

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